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La teleconferenza di martedì sera, presenti 12 compagni, è iniziata analizzando la situazione sociale interna agli Stati Uniti, il paese capitalisticamente più maturo per nuovi esperimenti politici.

Da tempo riscontriamo segnali di interesse da parte di giovani americani che, stanchi dell'omologazione imperante, stanno scoprendo testi della Sinistra Comunista "italiana" e in particolare gli scritti di Amadeo Bordiga.

Occupy Wall Street si è rifatto vivo contestando Hillary Clinton durante la convention democratica di Philadelphia, dove ha piantato le tende (Franklin Delano Roosevelt Park). In questa vigilia di elezioni presidenziali si manifesta uno scontro latente: Wikileaks ha pubblicato 20 mila email scambiate durante la campagna elettorale dai funzionari del partito democratico. Dai messaggi emerge una chiara volontà di penalizzare Bernard Sanders, il quale si è comunque schierato con la Clinton beccando i fischi dei suoi elettori. Da tutto questo ribollire, Donald Trump potrebbe uscirne avvantaggiato.

Anche il Movimento Black Lives Matter (BLM), nato nel 2013, si fa sentire con continue manifestazioni. Ha mandato una delegazione in Brasile ed è inoltre sbarcato a Londra (#BLMLondon) e recentemente anche a Parigi (#BLMFrance e #BLMParis). BLM non rivendica qualcosa in particolare, più che altro si scaglia contro la violenza della polizia e contro il sistema carcerario, una vera e propria industria che foraggia il sistema dell'1%.

Per noi la "razza" non esiste, è un fattore ideologico. Esistono però delle differenze biologiche all'interno della nostra specie che l'attuale società utilizza per motivi politici e per seminare divisione tra i senza riserve. Ne I fattori di razza e nazione nella teoria marxista si affronta il tema in modo chiaro e da un punto di vista materialistico:

Pubblicato in Teleriunioni agosto 2016

Rivista n°55, luglio 2024

copertina n° 55

Editoriale: Non potete fermarvi

Articoli: Evoluzione extra biologica - Transizione di fase. Prove generali di guerra

Rassegna: Presa d'atto - Il capitalismo è morto

Recensione: Dallo sciopero, alla rivolta, alla Comune - Guerra civile negli USA, ma non quella vera

Doppia direzione: Il programma immediato non ammette mediazioni

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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