La riunione è cominciata prendendo in esame due notizie apparentemente scollegate: la proposta del Governo italiano di modificare il Titolo V della Costituzione e il negoziato tra le parti sociali sulla produttività, il quale si dovrebbe concludere al massimo entro il 18 ottobre per poi essere portato "in dono" al Consiglio europeo di Bruxelles. Il Titolo V rappresenta la fine del federalismo? Secondo il Governo l'obiettivo della sua modifica è blindare i tagli agli enti locali (quelli già fatti e quelli che arriveranno con la legge di stabilità) e riportare sotto un maggiore controllo statale le regioni a statuto speciale. Si tratta, negli intenti, di operare sia una drastica riduzione di tutti gli sprechi concessi in epoca di vacche grasse, sia una maggiore centralizzazione istituzionale. Il movimento reale sta lavorando per semplificare gli esecutivi politici: si fa strada uno Stato sempre più invasivo che da una parte potenzia i propri organi istituzionali, mentre dall'altra restringe gli spazi di mediazione sociale ed elimina le false alternative al sistema ormai inutili ed ingombranti.
Editoriale: Non potete fermarvi
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Libertà
Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.
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