- L'intelligenza al tempo dei Big Data
Nel 2008 Chris Anderson, ex direttore di Wired, in "La fine della teoria: il diluvio di dati rende obsoleto il metodo scientifico" (2008), si chiedeva se avessero ancora senso i modelli teorici visto che ormai la grande quantità di dati a disposizione può rivelarci autonomamente delle correlazioni. L'anno successivo, un gruppo di ricercatori di Google pubblicò un articolo intitolato "L'irragionevole efficacia dei dati", in cui veniva ribadita l'inutilità di elaborare modelli matematici essendo sufficienti i Big Data a raggiungere gli scopi prefissi. I dati parlano dunque da sé? Non resta allora che affidarsi alla statistica? Si tratta di questioni poste male. In questo tipo di ragionamenti si dà infatti per scontato che ci siano due strade da percorrere: o quella statistica (induttiva) o quella teorica (deduttiva), quando invece i due approcci si completano a vicenda.
Siamo alle soglie di una rivoluzione che sta sconvolgendo l'intero impianto della conoscenza, ponendo l'umanità di fronte a problemi pratici ed epistemologici di portata enorme, come la stessa definizione di intelligenza, che nella visione antropocentrica è una qualità tipicamente umana o al massimo degli animali a noi più simili.
- Sui recenti colpi di Stato in Africa
Eventi recenti, come la massiccia penetrazione del capitale cinese in Africa e gli ultimi colpi di Stato "antioccidentali" nel Sahel, hanno riacceso l'interesse per il Continente. Economisti e osservatori politici di diverse fazioni hanno ripreso l'antica suggestione dell'Africa come nuova frontiera per il Capitale, come un'opportunità in grado di fornire nuovo slancio al processo di accumulazione, soffiando aria fresca nella asfittica macchina dell'accumulazione capitalistica.
In un sistema sociale turbato da una crisi economica protrattasi per decenni, è comprensibile che la borghesia si aggrappi all'illusione che l'immensa Africa possa svolgere un ruolo simile a quello che gli Stati Uniti svolsero per il capitale europeo nei secoli XVIII e XIX, assorbendo la sovrapproduzione di merci e forza lavoro.
A queste illusioni si accompagnano quelle dei terzinternazionalisti che hanno accolto i colpi militari in Mali, Burkina Faso, Niger, ecc., con grande entusiasmo, convinti di assistere a una replica del ciclo di lotte di liberazione nazionale; mentre la stessa storia africana dimostra che ormai tali moti, perduto il contenuto eversivo di un tempo, si integrano nei piani di questo o quel paese imperialista, producendo marasma sociale e guerra.
- Prospettiva di lavoro
L'intera mattinata di domenica sarà dedicata alle domande e risposte eventualmente maturate in margine alla riunione.
L'incontro redazionale potrà essere seguito attraverso Skype. Per collegarsi inviare una mail all'indirizzo . L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9 di sabato 16 marzo.