Sarà forse un caso ma poco prima, durante e poco dopo la riunione tenutasi a Parigi sono arrivate alcune critiche al lavoro di n+1 riferite all'utilizzo di modelli e al ricorso ad astrazioni. Sembrerebbe che il lavoro collettivo mandi in tilt i singoli individui atomizzati e che gli stessi periodicamente si accaniscano nel tentativo di demolire il nostro lavoro e i risultati che esso produce.
Sono in corso le letture dei testi che rientrano nel filone della "Terza Cultura": "Non è vero ma ci credo. Intuizioni non provate, future verità", "Digerati. Dialoghi con gli artefici della nuova frontiera elettronica" e "I nuovi umanisti". Tutti e tre i testi sono stati scritti da John Brockman, per giunta anche editore e "fondatore" del movimento.
Editoriale: Reset
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Libertà
Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.
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