Alla teleconferenza di martedì sera hanno partecipato 12 compagni.
In apertura si è accennato al lavoro in corso sulla sessualità (leggi la traccia nel resoconto del 7 maggio). Anche in questo caso lo sviluppo del tema non può prescindere dal collegamento a tutti gli altri aspetti dell'agire umano. Ad esempio, facendo un parallelo con le avanguardie artistiche russe, vediamo che anch'esse furono spinte in avanti dalla rivoluzione, riuscendo ad aprire squarci sul futuro, per poi rinculare sotto i colpi della controrivoluzione. Lo stalinismo, non a caso, ricostruì tutte le barriere abbattute dall'esplosione dell'energia rivoluzionaria tanto in campo artistico quanto in quello sessuale. Per trarre insegnamento dalle lezioni delle controrivoluzioni bisogna considerare non solo l'aspetto teorico ma anche quello storico.
Parliamo spesso di doppia direzione, ma si fatica a comprendere che sia le riunioni locali che le teleconferenze sono dei semilavorati e hanno bisogno dell'apporto della rete di lavoro per passare ad un livello superiore. Il tutto è maggiore della somma delle parti. Il patrimonio teorico della rivoluzione che matura è dato e si pone alla base di ogni nostra attività, la nostra corrente precisava nelle "Tesi di Napoli":
"Non avrebbe alcun senso la obiezione che si tratti di testi perfetti irrevocabili e immodificabili, perché lungo tutti questi anni si è sempre dichiarato nel nostro seno che si trattava di materiali in continua elaborazione e destinati a pervenire ad una forma sempre migliore e più completa; tanto che da tutte le file del partito, ed anche da elementi giovanissimi, si è sempre verificato con frequenza crescente l'apporto di contributi ammirevoli e perfettamente intonati alle linee classiche proprie della Sinistra. È solo nello sviluppo in questa direzione del lavoro, che abbiamo tratteggiato, che noi attendiamo il dilatarsi quantitativo delle nostre file e delle spontanee adesioni che al partito pervengono e che ne faranno un giorno una forza sociale più grande".
Editoriale: Non potete fermarvi
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Recensione: Dallo sciopero, alla rivolta, alla Comune - Guerra civile negli USA, ma non quella vera
Doppia direzione: Il programma immediato non ammette mediazioni
Libertà
Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.
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