75° incontro redazionale, 20-21-22 settembre 2019 Torino

L'incontro si terrà a Torino presso la sede di n+1 con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- Triviale rigurgito di illuminismo

Sono passati cinquant'anni dall'allunaggio e la fibrillazione illuminista che aveva affascinato mezzo mondo (l'altra metà aveva ben altro per la testa e... per lo stomaco) si è ridimensionata fino a quasi scomparire. Della grande "Conquista dello Spazio" sono rimasti la Stazione Spaziale Internazionale che ruota a 400 Km dalla superficie del Pianeta (una distanza non proprio siderale) e qualche migliaio di satelliti quasi tutti militari o per telecomunicazioni. Quella che doveva essere un'epopea esaltata dalla scienza e dalla tecnologia, dalla quale l'Uomo con la maiuscola avrebbe tratto nuova energia per vitalizzare il cadavere capitalista si è dimostrata un fiasco tremendo. Le "astronavi" pilotate non si sono viste: le traiettorie dei manufatti spaziali sono sempre state di tipo balistico come quelle dell'artiglieria, trattabili con la scienza del tempo di Newton, e le famose "ricadute" della ricerca spaziale sulla produzione terrestre non ci sono state. Persino le macchine semoventi robotizzate che viaggiano sulla superficie di Marte sono costruite con la tecnologia di un robottino dei pompieri. Qualcuno sostiene che le missioni lunari sono state realizzate in qualche studio di Hollywood e che nessuno è stato davvero sulla Luna. Non è tecnicamente possibile realizzare un inganno del genere, ma non importa, il trucco c'è comunque: se al posto dei tre "astronauti" ci fossero stati tre sacchi di patate, il "valore" eroico dell'evento sarebbe stato lo stesso. Non l'esplosione di energia di una società giovane ma "il pallido e freddo illuminismo lunare" di una società morente.

- Capitalismo e religione

Nell'opera L'etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904), il sociologo Max Weber sostiene che lo spirito capitalistico è il prodotto dell'etica calvinista del lavoro e che per questo motivo i paesi protestanti hanno mostrato un maggiore sviluppo economico rispetto a quelli cattolici. Il democristiano Amintore Fanfani, nel saggio Cattolicesimo e protestantesimo nella formazione storica del capitalismo (1934), ribatte che la Riforma protestante ha sì aiutato il capitalismo a svilupparsi, ma l'origine dello "spirito capitalistico" va invece ricercata nel Rinascimento italiano che pose al centro della società l'Uomo e non più Dio. In realtà, hanno torto entrambi gli autori: 1) perché il capitalismo è un modo di produzione ed è ben lungi dall'essere il risultato di "spirito" o "mentalità"; 2) perché elementi di organizzazione capitalistica si manifestarono già nel XII secolo nelle abbazie cistercensi, le prime a ricorrere al lavoro salariato grazie al quale ottennero un surplus che le fece diventare grandi e ricche, tanto da arrivare a disobbedire alla regola originaria e comunistica di San Benedetto.

- La borghesia italiana maestra di trasformismo

La borghesia è come il tempo atmosferico, "non è più quella di una volta". Divisa in ambiti nazionali ormai angusti di fronte a un mondo globalizzato, è una classe inconsistente, senza alcuna possibilità di ritornare ai fasti del passato quando, fingendo una capacità di iniziativa, riusciva a conquistarsi un certo rispetto popolare. Ancora nel secondo dopoguerra riscuoteva, nei vari paesi, un consenso attraverso partiti che avevano un minimo di programma politico. L'autonomizzazione del capitale che porta quest'ultimo a sottomettere lo stato ha tolto alla borghesia il residuo controllo dei fattori della sua antica potenza. Quello che Marx già chiamava "cretinismo parlamentare" è diventato un qualcosa di indefinibile tramite il normale linguaggio e s'impadronisce della discussione politica, ormai centrata su accuse reciproche di comportamento immorale. E intanto il vuoto programmatico lascia ampio spazio al trasformismo, robusto prodotto d'esportazione made in Italy. Per dirla con Marx: "Forse si potrebbe far veleggiare a lungo una nave di pazzi sospinta dal vento ma essa andrebbe ugualmente incontro al suo destino… questo destino è la rivoluzione che ci sovrasta". E che ci dirige dal futuro.

- Prospettiva di lavoro

L'intera mattinata di domenica sarà dedicata alle domande e risposte eventualmente maturate in margine alla riunione.

 

L'incontro è aperto a tutti i lettori, per partecipare scrivere a mail3a

L'incontro redazionale potrà essere seguito anche attraverso Skype. Per collegarsi, inviare la richiesta di contatto al nostro account (ennepiuuno). L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9.00 di sabato 21 settembre.

Rivista n°55, luglio 2024

copertina n° 55

Editoriale: Non potete fermarvi

Articoli: Evoluzione extra biologica - Transizione di fase. Prove generali di guerra

Rassegna: Presa d'atto - Il capitalismo è morto

Recensione: Dallo sciopero, alla rivolta, alla Comune - Guerra civile negli USA, ma non quella vera

Doppia direzione: Il programma immediato non ammette mediazioni

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Newsletter 245, 19 gennaio 2022

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Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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