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  • Resoconto teleriunione  2 giugno 2015

La ruota della storia non torna indietro

La teleconferenza di martedì, a cui hanno partecipato 12 compagni, è iniziata commentando gli sviluppi della situazione economico-politica in Grecia. Da mesi il governo ellenico è impegnato in un braccio di ferro con la Troika ma, paradossalmente, chi ha davvero il coltello dalla parte del manico è Tsipras, che ha presentato una bozza d'intesa con i creditori e ribadito che ora la "decisione spetta alla leadership politica dell'Europa". Secondo notizie di stampa, la proposta greca non contiene concessioni rilevanti su pensioni e politiche del lavoro.

In Spagna, più che i buoni risultati elettorali di Podemos, è opportuno seguire lo sciopero a oltranza dei dipendenti della Movistar, il marchio commerciale con cui Telefónica opera nel paese. Lo sciopero è stato indetto il 28 marzo dal sindacato Ast a Madrid e si è esteso nelle settimane successive anche a Barcellona, Bilbao, Siviglia, Granada e in altre città minori. Motivazioni: fare saltare un accordo che riduce i salari, firmato tra le principali sigle sindacali e l'azienda. I tecnici delle ditte in appalto che lavorano per Telefónica rifiutano di essere considerati lavoratori autonomi e chiedono una serie di misure contrattuali tra cui il pagamento dei contributi, delle malattie, e un salario pari a quello dei dipendenti assunti dalla multinazionale delle telecomunicazioni. Una lotta importante, che dimostra come anche i precari possono organizzarsi e polarizzare la società. Se durante le rivolte della Primavera araba, gli stati sono intervenuti spegnendo Internet per impedire il collegamento tra i manifestanti, ora sono i precari a mettere in crisi il governo bloccando – con il loro sciopero - il traffico on line.

In questi giorni è nato Lavorare in Expo 2015. Dietro la vetrina dell'Esposizione Universale, un blog di precari che tratta delle condizioni dei lavoratori impiegati all'interno di Expo e che punta al loro coordinamento territoriale. Le condizioni di lavoro schiavistiche, i corsi di formazione per foraggiare appositi enti, la giungla di appalti e subappalti, i controlli della Questura sui lavoratori, tutto questo potrebbe dare il "la" a una mega mobilitazione dentro e fuori Expo. A proposito di mobilitazioni, sono da segnalare i recenti scioperi in Germania dei dipendenti delle ferrovie, delle Poste e degli asili.

Nell'ultimo numero dell'Economist è stato pubblicato un articolo sul (nuovo) sesso debole: con la crisi economica si stanno perdendo molti posti di lavoro maschili mentre le donne, pagate meno e più flessibili, riescono a resistere di più. Ciò porta a uno scombussolamento generale, anche psicologico, che ha effetti sulla società: si sta passando dalla solida famiglia mononucleare (la base consumistica essenziale per il capitalismo) alla famiglia fissile, disgregata. La famiglia con due genitori, ancora la norma tra l'elite, sta scomparendo tra i poveri. Nei "paesi ricchi" la percentuale di nascite fuori dal matrimonio è triplicato dal 1980. Secondo l'Economist i bambini cresciuti in famiglie disgregate imparano meno a scuola, sono più propensi a mollare e guadagneranno meno in futuro. Il settimanale inglese, alla faccia del libero mercato, chiede l'intervento degli Stati per evitare la dissoluzione della famiglia. A indebolirsi sono tutti i rapporti sistemici del capitalismo, lo afferma anche Giorgio Squinzi intervenendo all'assemblea generale degli industriali all'Expo: nonostante le riforme avviate dal governo, "la pressione fiscale resta a livelli intollerabili per cittadini e imprese".

Il dissolvimento riguarda tutti gli aspetti della società capitalistica. Secondo il vice capo di Stato Maggiore della Difesa israeliana, "l'esercito siriano si è dissolto". Prosegue l'avanzata delle forze del Califfato verso le maggiori città siriane, avanzata che costringerà Hezbollah a intervenire per evitare il crollo di Assad. Supporter dello Stato Islamico operano nella Striscia di Gaza e puntano a scalzare Hamas. Il mondo è in un marasma generale e c'è ancora qualcuno che pensa che ciò sia il frutto di complotti americani o sionisti. E' ovvio che gli stati più potenti bombardano, trescano e mettono gli uni contro gli altri, ma da questo a intravedere una volontà che tutto controlla ne passa.

Se nel capitalismo fosse possibile la "cristalizzazione" dei rapporti sociali, non ci sarebbe nessuna possibilità rivoluzionaria. Invece è proprio il capitalismo a produrre, inevitabilmente, il proprio becchino: il proletariato. Il fascismo non è una particolare forma di governo, ma il modo di essere del capitalismo raggiunto un determinato grado di sviluppo delle forze produttive. Un compagno ha ricordato il libro di Schivelbusch Wolfgang sul New Deal, facendo dei parallelismi tra gli Stati Uniti di Roosevelt, l'Italia di Mussolini, la Germania di Hitler e la Russia di Stalin. Questa situazione non si presenterà più perché essa rappresenta l'apice del capitalismo; potranno certo rispuntare vecchi programmi proudhoniani, stalinisti e socialfascisti, ma la ruota della storia non può tornare indietro: il futuro della nostra specie è "n+1" (comunismo).

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  • Il caso DeepSeek

    La teleriunione di martedì è iniziata con alcune osservazioni riguardo l'annuncio del lancio di DeepSeek-R1, un nuovo chatbot avanzato, da parte dell'omonima azienda cinese.

    DeepSeek-R1 è un'applicazione open source basata su un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), rilasciato con licenza MIT, che consente l'uso commerciale e la modifica del codice sorgente. Non sono invece stati resi pubblici la collezione di dati e il codice utilizzati per l'addestramento. L'azienda cinese ha prodotto un chatbot di livello pari, se non superiore per alcuni tipi di test, a quelli americani (ChatGPT, Claude e altri), e sembra ci sia riuscita utilizzando meno tempo e meno risorse economiche, e nonostante i dazi USA che impediscono l'esportazioni in Cina di semi conduttori di alta gamma. Il fatto di rendere open source un programma di questo tipo è una mossa politica e al tempo stesso economica: aprire il codice sorgente offre diversi vantaggi, tra cui la nascita di una comunità di sviluppatori impegnata costantemente a migliorare il prodotto. Da tempo l'approccio all'innovazione ha subito un cambiamento: se prima c'erano gli esperti chiusi nelle loro "cattedrali", poi l'apertura al mondo (bazaar) ha dimostrato, con un impiego sempre più vasto di contributi, la sua efficacia (La cattedrale e il bazaar, Eric Steven Raymond), anche a livello aziendale. Nel testo Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale, del collettivo Ippolita, si nota che il mercato ha assunto il metodo di sviluppo delle comunità hacker, quindi collaborativo e accessibile, per risollevarsi dopo la bolla speculativa della net economy. Android è per buona parte open source, caratteristica che ne ha permesso una diffusione globale. Questa apertura ha permesso a produttori di dispositivi, sviluppatori e comunità di contribuire al sistema operativo di Google, di adattarlo e distribuirlo su una vasta gamma di dispositivi senza dover pagare licenze.

    Il software di DeepSeek mostra grandi potenzialità, soprattutto per l'impiego ridotto di risorse. Sembra, infatti, che il suo sviluppo abbia richiesto meno di 6 milioni di dollari (molto poco se pensiamo agli 11 miliardi investiti da Microsoft in OpenAI), e che per il suo addestramento siano stati utilizzati chip Nvidia meno potenti e in misura minore rispetto ai concorrenti occidentali. A differenza di ChatGPT, il software (al pari di quello di Alibaba) fornisce non solo la soluzione richiesta, ma anche tutti i passaggi eseguiti per elaborarla.

  • Intelligenza di sciame

    La teleriunione di martedì sera è iniziata commentando la situazione economica e politica in Germania.

    La crisi economica ed istituzionale, che ha portato alla caduta del governo Scholz, fa vacillare quello che era considerato il paese più stabile d'Europa. Il patto corporativo, instaurato a partire dagli anni '30 e consolidato nel dopoguerra con la fase demo-fascista, mostra le prime crepe. Il cancelliere Scholz è stato sfiduciato dal Bundestag e quindi il paese tornerà presto alle urne. Il problema dell'ingovernabilità è ormai diffuso. La Francia, ad esempio, è alle prese con problemi economici (chiusura di fabbriche, deficit in aumento e spread in salita) che hanno portato ad una crisi politica senza precedenti.

    Lo "schema ad imbuto" riportato nell'articolo "Un modello dinamico di crisi" è la rappresentazione dell'andamento dell'incremento relativo degli indici della produzione industriale dei maggior paesi capitalistici. Nel 2008, il diagramma evidenziava chiaramente come gli indici delle principali economie fossero sincronizzati intorno a una crescita prossima allo zero. Al tempo, l'unica eccezione era rappresentata dalla Cina, ma oggi anch'essa si sta progressivamente allineando alle altre economie. Se non c'è sempre una relazione meccanica tra crisi economica e crisi governativo-istituzionale, è però evidente che lo stato dell'economia (struttura) produce risvolti pratici sul piano politico (sovrastruttura).

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    La teleriunione di martedì sera si è aperta con il commento dell'articolo "Il gemello digitale", pubblicato sul numero 56 della rivista, in uscita a breve.

    La differenza tra un modello classicamente inteso e il gemello digitale risiede nel fatto che il primo è statico, mentre il secondo è dinamico, grazie al feedback continuo tra mondo fisico e mondo digitale. Uno dei primi modelli dinamici sviluppati con l'ausilio del computer è Mondo3 di Jay Forrester, progetto commissionato dal Club di Roma ed utilizzato per elaborare il Rapporto sui limiti dello sviluppo (1972).

    La digitalizzazione del mondo, realizzata grazie all'aumento della potenza di calcolo dei computer e all'enorme mole di dati raccolta tramite sensori sparsi ovunque (big data), permette di sviluppare modelli digitali di qualsiasi oggetto o processo. Il gemello virtuale si modifica continuamente in base agli input che arrivano dalla realtà fisica, alla quale, successivamente, vengono inviati degli output; connettendolo a sistemi di intelligenza artificiale, esso può scovare schemi ricorrenti che gli uomini non riescono ad individuare. Un'automobile di Formula 1 è dotata di centinaia di sensori, i cui segnali vengono inviati alle centrali di controllo permettendo la realizzazione di un modello digitale. Tale modello monitora lo stato della vettura e lo confronta con i dati delle corse precedenti, consentendo di prevedere se determinati segnali possono portare, statisticamente, a dei guasti. La Commissione europea sta sviluppando Destination Earth, un "digital twin" del pianeta Terra, con l'obiettivo di prevenire quella che viene chiamata "crisi del clima". I dati nell'epoca dell'informazione sono una merce preziosa, che difficilmente gli Stati metteranno in comune.

Rivista n°56, dicembre 2024

copertina n° 56

Editoriale: I limiti dell'… inviluppo / Articoli: Il gemello digitale - L'intelligenza al tempo dei Big Data - Donald Trump e il governo del mondo / Rassegna: Il grande malato d'Europa - Il vertice di Kazan - Difendono l'economia, preparano la guerra / Recensione: Ciò che sembrava un mezzo è diventato lo scopo / Doppia direzione: Il lavoro da svolgere oggi - Modo di produzione asiatico? - Un rinnovato interesse per la storia della Sinistra Comunista - Isolazionismo americano post-elettorale?

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Newsletter 245, 19 gennaio 2022

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Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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