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  • Resoconto teleriunione  10 dicembre 2024

Non c'è solo caos all'orizzonte

La teleriunione di martedì sera si è aperta con il commento dell'articolo "Il gemello digitale", pubblicato sul numero 56 della rivista, in uscita a breve.

La differenza tra un modello classicamente inteso e il gemello digitale risiede nel fatto che il primo è statico, mentre il secondo è dinamico, grazie al feedback continuo tra mondo fisico e mondo digitale. Uno dei primi modelli dinamici sviluppati con l'ausilio del computer è Mondo3 di Jay Forrester, progetto commissionato dal Club di Roma ed utilizzato per elaborare il Rapporto sui limiti dello sviluppo (1972).

La digitalizzazione del mondo, realizzata grazie all'aumento della potenza di calcolo dei computer e all'enorme mole di dati raccolta tramite sensori sparsi ovunque (big data), permette di sviluppare modelli digitali di qualsiasi oggetto o processo. Il gemello virtuale si modifica continuamente in base agli input che arrivano dalla realtà fisica, alla quale, successivamente, vengono inviati degli output; connettendolo a sistemi di intelligenza artificiale, esso può scovare schemi ricorrenti che gli uomini non riescono ad individuare. Un'automobile di Formula 1 è dotata di centinaia di sensori, i cui segnali vengono inviati alle centrali di controllo permettendo la realizzazione di un modello digitale. Tale modello monitora lo stato della vettura e lo confronta con i dati delle corse precedenti, consentendo di prevedere se determinati segnali possono portare, statisticamente, a dei guasti. La Commissione europea sta sviluppando Destination Earth, un "digital twin" del pianeta Terra, con l'obiettivo di prevenire quella che viene chiamata "crisi del clima". I dati nell'epoca dell'informazione sono una merce preziosa, che difficilmente gli Stati metteranno in comune.

La General Electric è stata tra la prime grandi aziende ad introdurre un modello digitale delle turbine, al fine di rendere costante il controllo delle loro condizioni. La merce continua, di cui parla Jeremy Rifkin nel saggio L'era dell'accesso. La rivoluzione della new economy, stabilisce un collegamento permanente tra il venditore e il compratore. Il gemello digitale rappresenta, dunque, un tassello di una rivoluzione ben più ampia, che sta minando la società capitalistica dalle fondamenta.

Si è poi passati a commentare la situazione militare in Siria, con la caduta repentina del regime di Bashar al-Assad. Secondo le informazioni che è possibile reperire, il vasto raggruppamento sunnita, capeggiato da Tahrir al-Sham (HTS), ha preso Damasco senza trovare alcuna resistenza da parte dell'esercito. Queste milizie sono sostenute principalmente dalla Turchia, ma anche da alcuni paesi del Golfo. Sono dei proxy, ma come tutti gli "intermediari" potrebbero autonomizzarsi.

Per Britannica Online, la proxy war è "una guerra per procura, un conflitto militare in cui una o più terze parti sostengono direttamente o indirettamente uno o più combattenti statali o non statali nel tentativo di influenzare l'esito del conflitto e quindi promuovere i propri interessi strategici o indebolire quelli dei loro avversari. Le terze parti in una guerra per procura non partecipano ai combattimenti effettivi in misura significativa, se non per niente. Le guerre per procura consentono alle grandi potenze di evitare il confronto diretto tra loro mentre competono per influenza e risorse".

Nel Medioriente vi è un incrocio inestricabile di proxy war. I partigiani, storicamente, sono utilizzati per interessi imperialistici, soldi o fede, poca importa ("Marxismo o partigianesimo", 1949). Gli Israeliani stanno sfruttando la situazione di caos in Siria per prendersi le alture del Golan, oltre che per bombardare ciò che restava delle postazioni militari dell'esercito siriano. I curdi siriani, sostenuti dagli USA, rischiano di trovarsi schiacciati tra l'esercito turco a nord e le milizie filo turche a sud. La situazione siriana post Assad, più che una soluzione della guerra civile iniziata con la Primavera araba, è un altro capitolo della guerra mondiale in corso. Potremmo dire che la Siria oggi è il mondo, con le alleanze a geometria variabile e gli interessi imperialistici sovrapposti e confliggenti che si confrontano sul territorio.

La crisi del centro del capitalismo, ovvero degli Stati Uniti, produce effetti sul resto del mondo. Mutano delicati equilibri, chi può ne approfitta, chi non riesce a farlo sprofonda nel caos.

In Romania ha vinto le elezioni un candidato filorusso e la Corte costituzionale ha invalidato il primo turno delle consultazioni. In Georgia è in corso un braccio di ferro tra Occidente e Russia che mette a dura prova la tenuta del sistema politico. In Corea del Sud c'è stato un tentativo di colpo di stato. La Francia affronta una crisi economica presto tramutata in crisi politica, e lo stesso accade in Germania, alle prese con scioperi e crisi di governo. La ruota della storia non torna indietro, queste situazioni non faranno che generalizzarsi.

Da una parte c'è l'incapacità del sistema di riprodursi in quanto tale, dall'altra ci sono enormi potenzialità a disposizione della società, almeno dal punto di vista tecnologico e industriale. Nell'articolo "L'intelligenza al tempo dei Big Data" abbiamo fatto l'esempio di WorkIt, un'applicazione sviluppata da IBM (Watson), alla cui realizzazione hanno partecipato i dipendenti di Walmart, il più grande datore di lavoro al mondo. Questa app permette ai lavoratori di accedere a contenuti sindacali, di trovare risposta alle domande più frequenti, di essere messi in contatto fra loro. Queste trasformazioni, che avvengono in tutti gli ambiti, vanno studiate con la dovuta attenzione: lo Stato perde energia, il sistema si disgrega, ma non c'è solo caos, vi sono anche segnali di organizzazione sociale futura. Il sistema è sempre più integrato e i proletari possono utilizzare i mezzi di produzione contro gli stessi capitalisti: i lavoratori dell'UPS sono stati i primi a dimostrare che la congiunzione tra coordinamento territoriale e strumenti moderni (cellulari, Internet, navigatori Gps, ecc.) può fare la differenza. Occupy Wall Street ha costruito la Freedom Tower, un ricetrasmettitore basato su una rete Mesh. Sono tutti saggi di organizzazione futura.

Oggigiorno i finanziatori della Silicon Valley investono miliardi di dollari nella realizzazione di macchine "coscienti". Sull'onda dello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, ultimamente sono nate molte ideologie: transumanesimo, estropianesimo, singolaritarismo, altruismo efficace e lungotermismo. Vi sono progetti volti alla costruzione di umanoidi che lavorino senza sosta, senza ammalarsi e senza fare scioperi. Tempo fa, alcuni dei creatori dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) avevano proposto la sospensione per almeno sei mesi dell'addestramento di sistemi di IA (come GPT-4), perché preoccupati per l'impatto sociale che avrebbero avuto. Ancora una volta, si mette la macchina in contrapposizione all'uomo; tale approccio è frutto della divisione sociale del lavoro.

Contro quelli che pensano che l'uomo sia diverso dalla materia di cui è composto il resto dell'universo, riprendiamo quanto detto da Bordiga: "Non abbiamo bisogno di risolvere l'enigma se debba prevalere la specie pensante o la materia passiva: sono tutte e due attive, tutte e due collaboranti, sono parte integrante di un unico sistema. L'antico enigma è stato sciolto in una concezione nuova e superiore" (Riunione di Firenze, 20 marzo 1960). La paura per la possibile autonomizzazione della macchina è dovuta al fatto che nella società capitalistica il lavoro morto domina su quello vivo. Ad esempio, i social network conoscono i nostri gusti meglio dei nostri familiari o dei nostri amici, e quindi la maggior parte degli utenti rivendica il diritto alla privacy. Noi non difendiamo la proprietà, in nessuna sua forma, ne rivendichiamo anzi il superamento. La prossima rivoluzione, quella comunista, distruggerà l'opposizione tra uomo e macchina, come quella tra uomo e uomo.

Oggi le macchine ci sono aliene per il semplice fatto che viviamo in una società alienata. Essendo queste diventate "intelligenti", rappresentano una minaccia per la specie quando utilizzate in ambito bellico. Algoritmi combattono già contro altri algoritmi, sistemi cibernetici si scontrano tra loro senza badare ai "danni collaterali". L'industria cinematografica ha prodotto diversi film sulla commistione uomo-macchina e sulle relative catastrofiche conseguenze (Matrix, Terminator, ecc.). Quanta parte del cinema di fantascienza è irreale e quanta invece è una descrizione della realtà?

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Rivista n°56, dicembre 2024

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Editoriale: I limiti dell'… inviluppo / Articoli: Il gemello digitale - L'intelligenza al tempo dei Big Data - Donald Trump e il governo del mondo / Rassegna: Il grande malato d'Europa - Il vertice di Kazan - Difendono l'economia, preparano la guerra / Recensione: Ciò che sembrava un mezzo è diventato lo scopo / Doppia direzione: Il lavoro da svolgere oggi - Modo di produzione asiatico? - Un rinnovato interesse per la storia della Sinistra Comunista - Isolazionismo americano post-elettorale?

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