Wannacry ha provocato parecchi problemi, soprattutto nel Regno Unito dove decine di ospedali sono rimasti paralizzati a seguito della diffusione del virus. Danni si sono registrati anche in Indonesia, Sud Corea, Cina, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Russia. Coinvolte anche le ferrovie tedesche, con le biglietterie automatiche in tilt, e le case automobilistiche Renault e Nissan, che hanno dovuto sospendere alcune linee di produzione. In totale sono un centinaio i paesi colpiti e decine di migliaia i dispositivi "infettati" o meglio "sotto ricatto": Wannacry chiede tra i 300 e i 600 dollari in bitcoin per "rilasciare" i file criptati.
Nell'epoca del capitalismo senile non è più possibile operare una distinzione netta tra la guerra combattuta con i missili (Siria, Iraq, Yemen, ecc.) e quella combattuta on-line, dato che la prima si ripercuote nella seconda, e viceversa. Il marasma sociale e le dinamiche di conflitto si riverberano nella e attraverso la Rete. L'infrastruttura globale che assomma tutto, dalle transazioni commerciali al flusso continuo di informazioni, non può quindi sottrarsi alla guerra diffusa ed esattamente come accade con la guerra guerreggiata, nessuno riesce ad avere il controllo delle dinamiche che si mettono in atto.
Quando parliamo di dissoluzione del capitalismo può tornarci utile introdurre la logica fuzzy, e cioè tener conto che nell'analisi del succedersi dei modi di produzione si tende ad adoperare una logica di tipo lineare (o bivalente) nonostante la realtà sia estremamente sfumata (polivalente). Nella storia della specie ci sono dei momenti (giorni, mesi o anni) che rappresentano delle discontinuità, ma all'interno di questo processo punteggiato troviamo lunghi periodi di sovrapposizione in cui abbiamo la presenza contemporanea di forme sopravvissute, ma in via di estinzione e di forme anticipate che annunciano la società nuova. Lo studio della prima grande transizione, ovvero del passaggio dal comunismo originario alle prime società di classe, ci serve per capire la transizione attuale, che vede emergere elementi avanzati di comunismo all'interno del capitalismo (Jeremy Rifkin, La società a costo marginale zero. L'internet delle cose, l'ascesa del "commons" collaborativo e l'eclissi del capitalismo). Nel passato abbiamo esempi di società comunistiche già urbane (Harappa, Mohenjo Daro, ecc.) dove le abitazioni non sono differenziate, non sono stati trovati segni di stratificazione sociale e vi sono tracce di magazzini comuni.
Un condominio dei giorni nostri, come esposto nella riunione pubblica su La dimora dell'uomo (diecimila anni di abitare collettivo), non è altro che una coabitazione forzata dove decine o centinaia di persone vivono fianco a fianco separatamente. Quello che manca è un cambio di paradigma, la rottura degli spazi privati e quindi dei relativi rapporti sociali. Questa società offre già delle strutture per risolvere i problemi del vivere sociale, pensiamo ad esempio agli alberghi oppure ai villaggi vacanze: oltre ad avere spazi "privati", hanno ampi spazi comuni (sala da pranzo, sala relax, ecc.) e possono essere riadattati per altro uso. Per quanto riguarda l'attuale "insardinamento" della popolazione urbana, il nostro grido di battaglia non può che essere quello della Sinistra: spazio contro cemento!
Si è poi passati a commentare quanto accade nel settore energetico, dove il crollo dei prezzi del fotovoltaico ha "suggerito" al governo indiano di fermare la costruzione di nuove centrali a carbone e di lanciare un piano che prevede, per il 2030, la messa al bando delle autovetture alimentate a diesel e benzina. Nel frattempo Solar City, l'azienda di Elon Musk che si occupa di pannelli fotovoltaici, ha annunciato che il costo di un tetto solare ad accumulo (perfetto per le villette a schiera americane) è sceso al di sotto del costo di un tetto normale e questo produrrà degli effetti nel mercato dei combustibili fossili.
In chiusura di teleconferenza, si è accennato alla dissoluzione delle vecchie forme di lotta: per milioni e milioni di proletari senza riserve la logica rivendicativa ha sempre meno senso. Nelle lotte dei fattorini di Foodora a Torino o di Deliveroo a Londra e ultimamente anche a Marsiglia, Brighton e Berlino, i giovani si coalizzano per ottenere dei miglioramenti salariali, ma toccano con mano che è l'intero sistema che va cambiato. Si sta parlando di lavoratori non assunti, senza posto di lavoro né contratto, mobilitati tramite un'app. Nel saggio Il futuro senza lavoro. Accelerazione tecnologica e macchine intelligenti, uscito recentemente in Italia, l'imprenditore della Silicon Valley Martin Ford afferma, dati alla mano, che con l'accelerazione del progresso tecnico sono stati creati meno posti di lavoro di quelli distrutti dalle macchine ("E così, oltre al lavoro in fabbrica, sono a rischio anche gli impieghi più qualificati: se un tempo l'istruzione e l'impegno garantivano il successo, oggi non bastano più per accedere a una fonte di reddito adeguata"). Marx direbbe: ben scavato, vecchia talpa!