L'Economist, in un articolo dello scorso 8 novembre ("Covid-19 is likely to fade away in 2022"), propone una soluzione ottimista alla pandemia: nel 2022 il virus potrebbe sparire. Così come accaduto per altre epidemie nel passato, il Sars-Cov-2 potrebbe semplicemente eclissarsi dalla scena. Allo stesso tempo, il settimanale inglese non esclude un'ipotesi diametralmente opposta, e cioè l'insorgenza di una variante più pericolosa capace di vanificare l'effetto dei vaccini. La borghesia continua a brancolare nel buio. Il virus continua a circolare e a colpire migliaia e migliaia di persone, in Europa così come in altri continenti (in Africa nemmeno il 2% della popolazione è vaccinato), e ciò, indubbiamente, favorisce lo sviluppo di nuove mutazioni.
Vincoli, chiusure e limitazioni, applicati dai vari governi per contrastare la diffusione del virus, sono sempre più spesso mal tollerati da una parte delle popolazioni e in alcuni casi scatenano proteste e manifestazioni. L'annuncio del lockdown in Olanda ha portato a scontri con la polizia, in Grecia gli esercenti hanno indetto uno sciopero nazionale contro l'introduzione dell'obbligo del "green pass" per accedere a ristoranti e bar, in Italia le piazze no-vax continuano a riempirsi ogni sabato. Lo scorso fine settimana a Milano, durate una di queste manifestazioni, ha tenuto un comizio Robert Kennedy Jr. (figlio di Bob e nipote dell'ex presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald), che ha aizzato la folla con teorie complottiste e ha denunciato l'utilizzo della pandemia ai fini di un colpo di stato globale.
L'Italia, per le sue caratteristiche geostoriche, è da sempre uno spazio di sperimentazione politica, crocevia di molteplici interessi e, come ogni stato, vede all'opera agenti di influenza interni ed esterni che puntano a orientare e modellare la realtà sociale secondo i propri obiettivi strategici.
Sembra che Byoblu, un sito sovranista e cospirazionista fondato dall'ex-consulente della comunicazione M5S Claudio Messora, sia diventato uno dei punti di riferimento per le proteste no-vax in Italia: presentandosi come voce fuori dal coro, che non passa per il mainstream, da qualche tempo sta accumulando un certo seguito.
A Torino, invece, sabato scorso la piazza di protesta contro la certificazione verde ha visto la partecipazione anche di sindacati di base e No Tav. La situazione attuale ci fa venire in mente quanto scritto e sostenuto da Ernesto Laclau, studiato in occasione di una serie di riunioni sul populismo. Il filosofo argentino elaborò la teoria del significante vuoto o fluttuante, secondo la quale slogan o parole d'ordine che ad un certo punto diventano identificanti per un certo movimento possono essere riempite di significati da chiunque ne sia capace. Laclau, come la maggior parte dei sinistri, ignora che nelle dinamiche storiche è il significante ad inglobare tutto (chi si appella, seppur strumentalmente, al "popolo", diventa con ciò populista).
I movimentisti sono dei codisti, pronti a correre dietro a tutto ciò che la borghesia gli mette davanti per tenerli occupati.
Chi si mobilita per la "libertà di scelta" o contro la "dittatura sanitaria", si fa inevitabilmente strumento di forze interne a questo sistema. Il dibattito sulle future restrizioni coinvolge sia i destri che i sinistri (che in alcune situazioni sono alleati), senza che venga mai toccato il nodo centrale del problema, ovvero quello che riguarda la produzione di plusvalore. Il piano di pacificazione sociale in tempo di pandemia è chiaro ed è stato messo nero su bianco, basta leggere il documento firmato da tutte le parti sociali, e reso pubblico in data 27 febbraio 2020, per mantenere aperte le fabbriche e far sì che tutti vadano a lavorare nonostante i contagi e i decessi, con i mezzi pubblici affollati e le scuole-parcheggio aperte. Nel comunicato congiunto di imprese e sindacati, troviamo scritto:
"Dopo i primi giorni di emergenza, è ora importante valutare con equilibrio la situazione per procedere a una rapida normalizzazione, consentendo di riavviare tutte le attività ora bloccate e mettere in condizione le imprese e i lavoratori di tutti i territori di lavorare in modo proficuo e sicuro a beneficio del Paese, evitando di diffondere sui mezzi di informazione una immagine e una percezione, soprattutto nei confronti dei partner internazionali, che rischia di danneggiare durevolmente il nostro Made in Italy e il turismo."
Sono passati quasi due anni e quel patto è ancora in piedi. L'obiettivo principale dei governi è fare in modo che le popolazioni continuino a produrre e consumare merce, in barba al rischio di ammalarsi e di morire (salvo poi ricorrere a restrizioni quando la situazione sanitaria è out of control), ed è da questa angolazione che deve partire ogni critica possibile a quanto sta accadendo.
La teleconferenza è proseguita con alcune considerazioni riguardo la situazione in Ucraina. Nelle ultime settimane la Russia ha concentrato lungo i confini della regione orientale ucraina del Donbass un ingente numero di forze militari. La movimentazione delle truppe russe segna l'escalation della tensione tra i due paesi e fa temere, nonostante le smentite di Mosca, un'imminente invasione, che avrebbe un impatto sulle forniture di gas in Europa, in un contesto internazionale che vede già in forte crescita i prezzi dell'energia.
Marasma sociale e guerra vanno di pari passo, si moltiplicano pertanto le rivolte, le proxy war, le partigianerie e la cyberwarfare.