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Rivista n. 56, dicembre 2024

Editoriale: I limiti dell'… inviluppo

Articoli: Il gemello digitale - L'intelligenza al tempo dei Big Data - Donald Trump e il governo del mondo

Rassegna: Il grande malato d'Europa - Il vertice di Kazan - Difendono l'economia, preparano la guerra

Recensione: Ciò che sembrava un mezzo è diventato lo scopo

Doppia direzione: Il lavoro da svolgere oggi - Modo di produzione asiatico? - Un rinnovato interesse per la storia della Sinistra Comunista - Isolazionismo americano post-elettorale?

Appuntamenti

21/22

Giu

98° incontro redazionale
L'incontro si svolgerà presso la sede di Torino.
Temi da definire.

15/16

Mar

97° incontro redazionale
Temi: Il punto sulla situazione mondiale - Peculiarità dello sviluppo storico cinese - La transitorietà del capitalismo - Ancora sul ... >>>

14/15

Dic

96° incontro redazionale
Temi: Modelli e previsione - La conoscenza è un processo collettivo - Indagine dinamica del processo capitalistico >>>

21/22

Set

95° incontro redazionale
Temi: n+1: un progetto di lavoro - La realtà e i suoi modelli, i modelli e la loro realtà - Chi sono i padroni del mondo? >>>

Domenica, 23 Marzo 2025

Accumuli e catastrofi

La teleriunione di martedì sera è iniziata riprendendo i temi trattati nella relazione "Peculiarità dello sviluppo storico cinese" presentata durante lo scorso incontro redazionale (15-16 marzo).

La Cina ha attraversato una lunga guerra di liberazione nazionale (1927-1950) durante la quale la tattica del fronte unito con il Kuomintang, lanciata dal PCC in funzione antigiapponese, portò prima al disarmo e poi al massacro dei comunisti. In seguito alla vittoria della rivoluzione borghese, si rese necessario sviluppare il mercato interno e l'industria; la storia del capitalismo è la storia dell'assoggettamento della campagna alla città. Con la fine degli anni '70 si chiuse un'epoca e si aprì la strada ai finanziamenti esteri che, con le riforme, trasformarono completamente il paese (Deng Xiaoping: "arricchirsi è glorioso"). Il processo di accumulazione originaria, che nei paesi occidentali ha impiegato decine e decine di anni per compiersi, in Cina avviene bruscamente, portando con sè profondi disastri ambientali e sociali. Lo sradicamento dei contadini dalle zone rurali provocò migliaia di rivolte, soffocate con la forza dall'esercito.

La Cina contemporanea non è solo un paese industrializzato, ma anche finanziarizzato. Nell'articolo "Tessile cinese e legge del valore" abbiamo visto che le contraddizioni riversate in Asia dall'Occidente sono poi tornate indietro amplificate. La vulcanica produzione cinese corrisponde al declino produttivo in altri paesi. La cosiddetta de-industrializzazione dell'Occidente non è causata da cattive scelte politiche, ma dalle leggi inerenti la natura del sistema capitalistico.

Martedì, 18 Marzo 2025

Accelerazionismo e forze storiche

La teleriunione di martedì sera è iniziata dalla segnalazione di un articolo del sito Futuro Prossimo, intitolato "USA senza freni: l'accelerazionismo tecnologico di Trump e Musk".

Nell'articolo, Ben Buchanan, ex consigliere per l'IA per la Casa Bianca, afferma che l'accelerazionismo, una corrente di pensiero secondo cui lo sviluppo tecnologico non deve avere limitazioni, è diventato la dottrina ufficiale dell'amministrazione Trump, con conseguenze potenzialmente rivoluzionarie. Per il nuovo esecutivo politico americano la vera minaccia non è la mancanza di regole, bensì il rischio di restare indietro nella corsa globale all'intelligenza artificiale generale. I meccanismi di funzionamento dello Stato sono troppo lenti per tenere il passo con l'innovazione tecnologica, perciò è necessaria una "distruzione creatrice" di schumpeteriana memoria. Di qui i piani di licenziamento dei lavoratori del DOGE (dipartimento per l'efficienza governativa statunitense) voluti da Elon Musk. Sembra che parte dei 1.500 dipendenti federali della General Services Administration recentemente allontanati verranno sostituiti dalla chatbot GSAi.

Joseph Schumpeter sviluppa la teoria della "distruzione creatrice" basandosi sull'opera di Marx, in particolare sul passaggio del Manifesto del partito comunista in cui si afferma che la società borghese è costretta a rivoluzionare "di continuo gli strumenti di produzione, quindi i rapporti di produzione, quindi tutto l'insieme dei rapporti sociali".

L'incontro si terrà con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- Il punto sulla situazione mondiale (crisi di accumulazione, guerre, ecc.)

- Peculiarità dello sviluppo storico cinese

Il "miracolo economico cinese" rappresenta il risultato di un fenomeno di sovrapproduzione generale tipico del modo di produzione capitalista, che ha portato la Cina ad assorbire una parte significativa degli investimenti provenienti dall'Occidente. Inizialmente, il paese ha beneficiato di tali capitali, ma successivamente ha dovuto affrontare le contraddizioni che ne sono derivate. Dal 1978 la Cina ha visto il proprio contributo al PIL mondiale crescere dal 2 al 16%, generando una sovrapproduzione interna che ha reso necessaria l'esportazione di beni oltre i propri confini.

Il lavoro del PCInt. (Il programma comunista) degli anni '50 sulla "peculiarità dello sviluppo storico cinese" sottolineava come il giovane capitalismo asiatico avrebbe potuto rappresentare una sfida per i paesi occidentali, e come il suo sviluppo avrebbe avuto ripercussioni dirette sul resto del mondo, sia dal punto di vista economico che in relazione alla lotta di classe.

La Cina è diventata oggi un temibile concorrente per l'Occidente, ha alterato i rapporti di forza e gli equilibri mondiali, ha portato alla ribalta centinaia di milioni di proletari.

Materiale ricevuto

Lavori in corso

Doppia direzione

Rivista n°56, dicembre 2024

copertina n° 56

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Newsletter 245, 19 gennaio 2022

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Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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