In un ipotetico wargame, allo "scoppio" di una guerra, qualunque soluzione contempla coalizioni di paesi per la conquista o la difesa di un territorio. E dalle città tutti si tengono ben alla larga consapevoli del fatto che, almeno da Stalingrado in poi, sono delle trappole mortali. Gli approvvigionamenti risultano più importanti della guerra stessa anche perché nel frattempo il mondo ha seminato grani e cereali ibridi sterili. Se non si riesce ad ottenere un raccolto l'umanità soffre la fame a livelli mai visti prima. Il fatto che il grano non possa essere piantato a causa della sterilità dei semi è un fatto reale, più disastroso per la nostra specie della bomba atomica tattica.
La crisi a venire (anzi già in atto), militare, energetica, sociale, ha risvolti catastrofici e vedremo in autunno come i rincari andranno ad impattare su una situazione ormai pesante con disoccupazione alle stelle, carovita imperante e industria in forte difficoltà.
Sul fronte della crisi è in ballo il futuro della distribuzione del gas e dei combustibili, che riguarda la legge della rendita. La rete dei gasdotti e oleodotti è importantissima: se vengono colpiti certi snodi, si possono provocare effetti a cascata anche per la Russia. In tutto questo l'Europa si riconferma un'entità astratta, con i vari paesi che cercano di salvarsi a scapito l'uno dell'altro. Il gas "italiano" che arriva dalla Russia pare si stia fermando in Austria, e le manovre economiche della Germania per sostenere famiglie e imprese vanno contro la fantomatica solidarietà europea.
E' stato segnalato un articolo di Federico Rampini, "Dopo l'inflazione sarà recessione? I segnali negativi arrivano dal mondo delle navi", che descrive quali saranno le conseguenze sul commercio mondiale a causa dell'aumento del prezzo di gas e materie prime:
"Tutti gli armatori del pianeta stanno rivedendo i piani per l’autunno-inverno e le cancellazioni di viaggi si susseguono su molte rotte. Tra la West Coast Usa e l'Asia si contano già 40 viaggi cancellati per mancanza di clienti, 21 quelli tra la East Coast e l'Asia. Già a settembre c’era stato un calo di attività del 13%, l'equivalente di 20 navi da 8.000 container «sparite» dai mari perché non avevano carico sufficiente da trasportare".
La Reuters afferma che questo inverno potrebbe accadere l'impensabile, ovvero dei blackout generalizzati per effetto dell'interruzione della corrente elettrica. In Bangladesh, uno dei paesi più poveri e tra i più densamente abitati al mondo, c'è stato un blackout che ha riguardato tutto il paese, lasciando 140 milioni di persone senza elettricità. Il paese asiatico sta sperimentando per tutti gli altri delle anticipazioni del prossimo futuro. A Cuba, l'uragano Ian ha causato morti e distruzione, oltre all'interruzione per ore dell'erogazione di gas, energia elettrica e servizi internet. Queste avvisaglie di situazioni apocalittiche non ci stupiscono: anche prima della pandemia erano ritenuti impensabili i lockdown generalizzati o gli assalti ai supermercati. L'anno scorso, l'ostruzione del canale di Suez, causato dall'incagliamento della Evergiven, ha provocato per giorni grossi problemi al commercio globale. Pensiamo alle conseguenze di una catena di blackout su scala planetaria.
In Italia con il nuovo governo si fa strada la vecchia solfa delle diatribe tra partiti, con il solito mercato delle vacche per le poltrone. Ovviamente, i politici non decidono un bel nulla, mentre deterministicamente sarà il Capitale ad imporre la sua politica. Tutte le beghe che una volta impegnavano gli analisti di "cose politiche", passano in secondo piano rispetto ai movimenti all'orizzonte. Basti pensare a quanto accade in Iran, scosso da parecchi giorni di rivolte. Per chi sia sintonizzato sul cambio di paradigma è evidente che si sta aprendo un nuovo scenario internazionale. Solo apparentemente la situazione di paesi come l'Italia, la Francia o la Germania, sembra più controllata rispetto all'Iran, al Libano, ecc. In un clima di accelerazione di contraddizioni così esasperate anche nella vecchia Europa potrebbero innescarsi gli stessi fenomeni distruttivi, senza lunghi preavvisi.
Anche in America ci sono problemi per l'aumento dei prezzi ed un sesto delle famiglie è moroso con i pagamenti delle bollette. Nella relazione sui fronti interni tenuta durante l'ultimo incontro redazionale (24-25 settembre), abbiamo visto come l'ossessione di tutti i paesi sia ormai la tenuta sociale, il rischio è che anche in Occidente si presentino situazioni tipo Nord Africa. Il capitalismo è giunto ad un livello di socializzazione, di automazione, di perdita di energia mai visto prima, cosa altro può inventarsi la borghesia per regolare il proprio sistema?
Quello che sta succedendo è molto simile allo scenario delineato da Roberto Vacca in "Medioevo prossimo venturo". Un sistema che non funziona dal punto di vista dei suoi aggiustamenti interni, cioè progettato male, va inevitabilmente in tilt. Il capitale autonomizzato se ne infischia delle condizioni di vita della specie. Le megalopoli con 20 o 30 milioni di abitanti continuano a crescere a dismisura, nonostante gli appelli all'ecosostenibilità.
In "Teoria e azione nella dottrina marxista", si auspica la formazione del partito resa possibile da tutta una serie di situazioni che si presenteranno quando le molecole prima disordinate si polarizzeranno fino a formare delle strutture che avviano processi autocatalitici. In continuità con la Sinistra non possiamo fare altro che cercare di difendere e mantenere vivo un programma fondamentale per il futuro, che ci dà gli strumenti per capire cosa stia succedendo. La forma capitalistica è già crollata da un pezzo. Il capitalismo è morto già dall'epoca di Marx e ne viene confermata la forma cadaverica da parte della Sinistra comunista ("Il cadavere ancora cammina").
In chiusura un compagno ha segnalato l'intervento di Elon Musk, uno dei massimi esponenti del capitalismo, in cui sconfessa la linea ufficiale della Nato, invitandola a lasciare l'Ucraina alla Russia e il suo annuncio di voler acquistare Twitter. Musk non fa mai dichiarazioni lanciate a caso. Nel caso di Twitter, vuole che diventi una "app per fare ogni cosa". Ricordiamo che Twitter funziona come una macchina di Turing dotata di semplici ma efficacissime istruzioni: get, post, delete: "Twitter è un social network nato per comunicare. Si è evoluto filtrando, aggiungendo ed eliminando informazione a seconda delle esigenze di chi lo adopera. Noi possiamo polarizzare il network con tre semplici comandi: preleva informazione dalla rete, immettine, oppure cancellane". Anche Musk dimostra di essere un prodotto di quello che sta succedendo nell'industria, nella logistica e nel mondo intero.