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  • Resoconto teleriunione  11 giugno 2024

Un sistema gravemente malato

La teleriunione di martedì sera è iniziata con la presentazione e il commento del testo "Il corso storico del movimento di classe del proletariato", del 1947.

La Tesi si collega alle due precedenti, "Il ciclo storico dell'economia capitalista" e "Il ciclo storico del dominio politico della borghesia", trattate nelle scorse teleriunioni. La prima è dedicata al corso del capitalismo, dalle prime manifatture fino ai trusts; la seconda si incentra sull'evoluzione del dominio storico della borghesia fino alla fase moderna in cui i capitalisti sono sostituiti da funzionari salariati; quest'ultima affronta il divenire del movimento di classe del proletariato.

Con l'affermarsi del regime borghese nascono i primi conflitti con quello che viene chiamato "quarto stato", ovvero i lavoratori. La Lega degli Eguali di Babeuf opera già nel quadro della rivoluzione borghese, ma i primi movimenti del proletariato non riescono a staccarsi dagli enunciati ideologici della borghesia (ad esempio dalle parole d'ordine giustizia e uguaglianza), e in alcuni casi i neonati raggruppamenti socialisti arrivano a fare l'apologia del vecchio inquadramento feudale.

Un primo giro di boa avviene con la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista: il comunismo non è più da intendersi come un'utopia o una forma di governo a cui aspirare; ma è la lotta del proletariato diretta verso un obiettivo nel futuro, la società comunista, è un movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. La chiarezza negli obiettivi politici si accompagna alla chiarezza nelle formule organizzative e nascono le prime organizzazioni di salariati che lottano contro i capitalisti. Inizialmente, la borghesia reprime con la forza le coalizioni dei lavoratori vietando gli scioperi. Ben presto, però, si rende conto che è impossibile impedire che i lavoratori si organizzino e perciò giunge a tollerare il loro associazionismo. Gli interessi dei lavoratori sono internazionali e si forma, di conseguenza, il movimento politico del proletariato, la Prima Internazionale, all'interno della quale si svolge il grande scontro tra anarchici e marxisti, tra due concezioni differenti della lotta classe. La Seconda internazionale è, invece, il portato del fiorire di partiti socialisti; in questa fase il capitalismo vive un'epoca di relativa tranquillità e le organizzazioni del proletariato elaborano le prime teorie, secondo cui l'emancipazione dei lavoratori è possibile senza passaggi catastrofici, ma gradualmente, per via parlamentare, magari attraverso la partecipazione a governi borghesi.

L'operato nefasto del revisionismo riformista si dispiega con lo scoppio della Prima guerra mondiale e con la partecipazione ai fronti di guerra, che causa profonde spaccature all'interno del movimento socialista. Il rifiuto della guerra imperialista produce la Rivoluzione d'Ottobre in Russia e la nascita della Terza internazionale, che sorge sulla critica dell'opportunismo della Seconda ma che a sua volta cadrà in un neo-opportunismo. Il revisionismo ritorna in auge con i blocchi antifascisti (Spagna, 1936) e le partigianerie nella Seconda guerra mondiale, quando emerge la tesi della difesa della democrazia contro l'attacco fascista. L'opportunismo non è un fenomeno morale, ma un fatto storico, riferibile alla capacità del capitalismo di attrarre ampi strati della classe sfruttata a sé. La borghesia comprende che non può sopprimere ma nemmeno tollerare l'organizzazione autonoma dei lavoratori, e così coopta la classe operaia e le sue organizzazioni negli organismi statali attraverso strutture intermedie, le quali creano posti di lavoro per i bonzi sindacali e rappresentano centri di collegamento con la classe nemica. Nel secondo dopoguerra vi è un'ulteriore blindatura della classe operaia all'interno dello stato borghese: la democrazia post-fascista risulta una riedizione della struttura corporativa fascista. I paesi vinti saranno controllati dai paesi vincitori e i sindacati dallo Stato, fino a diventare sedi distaccate del Ministero del Lavoro. I piccoli stati borghesi saranno "vassalli" dei pochi mostri imperialisti e, invece di un mondo di libertà dal fascismo, si aprirà un mondo di maggiore oppressione.

La guerra fredda, da noi definita Terza guerra mondiale, ha prodotto milioni di morti. A causa del trionfo dell'opportunismo, per diversi decenni è stata impedita qualsiasi agitazione che mettesse in crisi la tenuta del sistema. Il dominio del capitalismo sul proletariato è possibile perché il processo di accumulazione funziona. Quando, però, tale processo entra in crisi, così come abbiamo visto negli ultimi anni, anche il meccanismo di cooptazione comincia ad avere qualche problema. Per quanto i sindacati siano integrati nel sistema, essendo partecipati per la maggioranza da lavoratori, sono completamente diversi da strutture quali i partiti borghesi. In "Partito rivoluzionario e azione economica" (1951) sono indicati i tre elementi necessari affinchè ci sia una situazione rivoluzionaria:

"1) un ampio e numeroso proletario di puri salariati; 2) un grande movimento di associazioni a contenuto economico che comprenda una imponente parte del proletariato; 3) un forte partito di classe, rivoluzionario, nel quale militi una minoranza dei lavoratori, ma al quale lo svolgimento della lotta abbia consentito di contrapporre validamente ed estesamente la propria influenza nel movimento sindacale a quella della classe e del potere borghese."

In questi decenni di immobilizzazione del proletariato, in cui ha regnato materialmente e ideologicamente la controrivoluzione, la vecchia talpa ha continuato a scavare, portando al passaggio dalla sussunzione formale a quella reale del lavoro al capitale. Il capitalismo diventa finalmente sé stesso quando incomincia ad autonegarsi come modo di produzione.

Troviamo un'ulteriore conferma di tale fenomeno leggendo due articoli dell'Economist su robot e IA ("Robots are suddenly getting cleverer. What's changed?", "Three reasons why it's good news that robots are getting smarter"). La tecnologia che attualmente consente alle chatbot di poter funzionare, di creare immagini e video, può essere implementata negli automi. OpenAI, sviluppatrice di ChatGPT, aveva rinunciato a portare avanti la ricerca in questo ambito, ma ora ha cambiato idea e ha iniziato a combinare la comprensione del linguaggio con la capacità di decifrare immagini attraverso sensori ed attuatori. Il nuovo acronimo è "VLAM" e sta per "modelli di visione-linguaggio-azione". A differenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che manipolano solo il testo, i VLAM possono unire diverse rappresentazioni indipendenti, sia che esse siano in testo, immagini e lettura. In un video diffuso da Figure, una startup californiana che si occupa di robotica, si vede un robot in grado di sostenere conversazioni vocali, di riconoscere e manipolare oggetti, di risolvere problemi e spiegare le proprie azioni.

Nel campo delle traduzioni automatiche programmi a disposizione di tutti come Google Translate o DeepL Translate hanno fatto passi da gigante, e oggi permettono di ottenere una traduzione sempre più precisa. Microsoft sta integrando Copilot, un assistente digitale basato sull'IA, nel sistema operativo Windows 11. Nei giorni scorsi si è parlato della partnership tra OpenAI e Apple, che porterà ChatGPT su Iphone, Ipad e Mac (Elon Musk, tra i fondatori di OpenAI, ha già annunciato che boicotterà questa iniziativa). Ma tutti questi programmi e sistemi avanzati vengono applicati su robot, computer, cellulari utilizzati per le operazioni militari, per la guerra, che perciò sarà sempre più autonomizzata, distruttiva, cibernetica. Il tecnologo informatico Bruce Schneier, in una sua recente newsletter, ha scritto che il mondo sta diventando un unico enorme robot: il punto non è tanto il numero di automi che si stanno installando nelle fabbriche, ma il fatto che questi sono collegati tra di loro attraverso reti di IA. Si sta formando un sistema automatizzato che fa il giro del mondo e che elimina velocemente lavoro umano.

In chiusura di teleconferenza si è accennato ai risultati delle ultime elezioni europee. Francia e Germania si sono ritrovate alle prese con l'avanzata dei partiti sovranisti, e Parigi ha dovuto indire elezioni nazionali anticipate. In Inghilterra ci saranno elezioni anticipate a luglio, mentre a novembre toccherà agli USA decidere chi sarà il prossimo presidente. Il giornalista Moisés Naím, che abbiamo citato più volte, qualche anno fa aveva scritto un articolo dal titolo "Negli Usa ha vinto la polarizzazione", nel quale sosteneva che "invece di ridurre la polarizzazione, le campagne elettorali la ingigantiscono. Invece di contribuire a calmare la tensione e unire il paese, adesso promuovono la radicalizzazione." La disfunzionalità cronica, l'ingovernabilità, la decadenza del sistema dei partiti sono fenomeni che hanno origine nella perdita irreversibile di energia da parte del sistema.

L'avanzata delle destre populiste testimonia che il malessere sociale è alla ricerca di canali di sfogo, ma sappiamo che chiunque vada nella famosa stanza dei bottoni non potrà che obbedire al cablaggio esistente. Il Movimento 5 Stelle, che solo pochi anni fa aveva ottenuto un successo politico travolgente, all'insegna del "vaffa", ora si sta dissolvendo. Per la prima volta in una consultazione nazionale l'affluenza dei cittadini italiani ai seggi è scesa sotto il 50%. In Spagna, la formazione politica "se acabó la fiesta", sviluppata sui social e guidata da un influencer, ha ottenuto 800mila voti. A Cipro è stato uno youtuber molto seguito e digiuno di politica ad essere riuscito ad entrare nel Parlamento europeo. Nell'epoca di Internet possono succedere anche queste cose, premiazione alle urne di politici improvvisati che sono contro (tanto ormai i programmi politici sono praticamente assenti). I risultati delle elezioni misurano la temperatura sociale e queste europee dimostrano chiaramente che il sistema è gravemente malato.

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